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Titolo

PASSO SUCCESSIVO (IL)


Autore

STECK UELI; STEINBACH KARIN


Editore

CORBACCIO


Settore / argomento


Data Pubblicazione

7-2017


Prezzo

prezzo di copertina: €  19,90


Situazione

NORMALMENTE DISPONIBILE IN 4 GIORNI


Pagine

221


ISBN

9788867003518


Stato del Libro

alle 22:20 del 26-04-2024
il titolo è disponibile su ordinazione

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Altre Informazioni

N.vol. 1
Peso 300
<ProductFormDetail>Con sovraccoperta stampata</> <Tradotto da>Montagna Valeria</> <Tradotto da>Montagna, Valeria</> <Language>Lingua del testo; ita</> <PagesArabic>224</> <Tradotto da>Montagna Valeria</> <Tradotto da>Montagna, Valeria</> <Language>Lingua del testo; ita</> <PagesArabic>221</> <IllustrationType>Illustrato</> <RelatedProduct>: 9788867003761</>

PASSO SUCCESSIVO (IL)




ABSTRACT / QUARTA DI COPERTINA

Ueli Steck, soprannominato «Swiss machine», è morto in Himalaya il 30 aprile 2017 all'età di quarantun anni. Fuoriclasse dell'alpinismo contemporaneo, fatto di velocità e free soloing, si stava allenando per compiere la traversata Everest-Lhotse, da solo e nel più puro stile alpino. Ogni sua impresa era preceduta da una preparazione meticolosa, e niente lasciava Ueli Steck soddisfatto come l'aver saputo valutare al meglio il pericolo. Quando il 17 novembre 2015 stabilì un incredibile record di velocità salendo la Nord dell'Eiger in due ore e ventidue minuti, disse che più del record era felice per non essersi mai «trovato in situazioni di rischio». Ma Steck era anche consapevole del fatto che «non importa quanto si è preparati, quando si va in montagna c'è sempre la possibilità che succeda qualcosa, e forse è proprio questo aspetto che rende l'alpinismo tanto affascinante». Nel "Passo successivo", Steck riflette con straordinaria onestà intellettuale sulle ragioni profonde che lo hanno portato a tentare avventure «impossibili», come la salita in ventotto ore della parete Sud dell'Annapurna, e alle sensazioni che hanno seguito il suo successo: euforia, certamente, ma anche un senso di vuoto, di solitudine, di paura a posteriori. Emozioni che però ha sempre superato per andare incontro a nuove sfide. Perché questa era la sua passione e la sua natura. E per questo sarà ricordato.