Cerca nel catalogo

Per effettuare un ordine inviare una mail all'indirizzo info@libreriacolacchi.it

Libreria Colacchi - Corso Vittorio Emanuele II, 5 - L'Aquila - Tel. 0862.25310


Titolo

ABRUZZO ROCK. AI PIEDI DEL GRAN SASSO: FALESIE DI CHIETI, L'AQUILA, PESCARA, TER


Autore

MARZIALE LUCA; ANGELOZZI LORENZO; PUCA ANDREA; CITTADINI M. (CUR.); GIOVANETTI S


Editore

VERSANTE SUD


Settore / argomento

GUIDE


Data Pubblicazione

4-2023


Prezzo

prezzo di copertina: €  34,00


Situazione

DISPONIBILITA' IMMEDIATA


Pagine

300


ISBN

9788855471183


Stato del Libro

alle 22:23 del 02-05-2024
il titolo è disponibile in libreria

Verifica la disponibilità ora

Altre Informazioni


Larg. 150
<Language>Lingua del testo; ita</> <PagesArabic>496</> <PagesArabic>400</> <PagesArabic>300</> <IllustrationType>Illustrato</> <A cura di>Giovanetti Sandro</> <PagesArabic>400</> <PagesArabic>300</> <IllustrationType>Illustrato</> <A cura di>Cittadini Matteo</>

ABRUZZO ROCK. AI PIEDI DEL GRAN SASSO: FALESIE DI CHIETI, L'AQUILA, PESCARA, TER




ABSTRACT / QUARTA DI COPERTINA

L'Abruzzo è una terra densa di storia e di luoghi remoti e spettacolari, nel suo piccolo spazio occupa geograficamente monti dai profili unici e maestosi che raccontano di un alpinismo iniziato molto prima che sulle Alpi Occidentali, erti crinali che sfociano in dolci colline fertili prima di gettarsi nel blu del mare Adriatico, mentre verso ovest si espande un tappeto di boschi, valli e altopiani . La storia dell'entroterra abruzzese è ricca ed antica, le montagne frequentate da turisti ed alpinisti che oggi conosciamo come Gran Sasso, Majella, Sirente o Velino erano in origine territorio di pastori, briganti ed eremiti. La tradizione culinaria stessa è del tutto influenzata dalla morfologia del luogo che l'ha vista nascere: nell'area vestina, ricca di terre verdi, ripide creste e colline dalle dolci pendenze, casa di pastori e pecore, nacque l'arrosticino, giusto per fare un esempio. L'Abruzzo è una terra verde, l'insieme di parchi nazionali e riserve naturali che ospita lo rendono il territorio con la maggiore area naturalistica d'Europa: un grande motivo d'orgoglio che dev'essere stimolo di tutela e conserva del territorio, cosa che non sempre accade. Le prime imprese sul Paretone negli anni '20 e sulla parete Nord del Monte Camicia negli anni '30 del '900 sono avvisaglie di quello che sta per nascere, un movimento forte e intarsiato di validi alpinisti che saliranno linee belle e difficili su tutti i versanti delle principali vette abruzzesi, ma quando l'arrampicata sportiva inziava a decollare in Italia, l'Abruzzo era carente di struttuie attrezzate, e soprattutto mancava una guida ad esse. La svolta arriverà con 'Anteios' nel 1994, la prima vera guida alle palestre sportive di roccia dove appaiono le falesie che diverrano le icone della scalata abruzzese: un esempio su tutti, Roccamorice; per la prima volta la guida consiste in un elenco di vie spittate con grado e lunghezza al posto di avvicinamento e relazione, a dimostrazione che l'approccio con la montagna sta cambiando. In vent'anni di sviluppo del territorio, del materiale, dei mezzi, degli allenamenti e delle protezioni, della valorizzazione delle vie già esistenti e con la creazione di altri itinerari si arriva al 2011 con 'Abruzzo Verticale' di Andrea Di Donato e Tommaso Sciannella ad avere ben 40 falesie dove poter scegliere di andare ad arrampicare durante tutto l'anno. Oggi c'è sempre meno correlazione tra alpinismo e falesia, una non coinvolge necessariamente l'altra, ma entrambe vanno avanti per la loro strada. Negli ultimi anni in Abruzzo c'è stato un sostanziale incremento di vie e falesie, siamo arrivati ad avere più di 60 spot dove scalare sparsi sulle quattro province, grazie al dedito lavoro di instancabili chiodatori.